Pompe geotermiche

Le pompe di calore geotermiche possono avere due configurazioni principali:

Con connessione al terreno
In questa configurazione, l’acqua (o una miscela anticongelante), che scambia (assorbe o cede) calore con il terreno, circola in tubi di plastica che formano un circuito chiuso. I tubi possono essere disposti verticalmente, in uno o più pozzi profondi di solito 50 – 100 m oppure orizzontalmente, alla profondità di 100 – 150 cm. Le diverse soluzioni dipendono dal tipo di terreno che si trova nel luogo dell’installazione, dallo spazio disponibile, dalla possibilità di perforare uno o più pozzi, ecc.

Con connessione ad una massa d’acqua:

  • pozzo
  • bacino superficiale (lago, bacino artificiale, ecc.)

Nel primo caso viene generalmente utilizzato un sistema aperto, ossia l’acqua è estratta dal pozzo e, dopo essere passata attraverso lo scambiatore di calore della pompa, è reiniettata nel sottosuolo con un altro pozzo oppure scaricata all’esterno.

Nel caso della connessione ad una massa d’acqua superficiale, può essere usato un sistema aperto o chiuso.
Con il sistema aperto l’acqua è pompata dalla massa idrica e, dopo essere passata attraverso lo scambiatore di calore della pompa, ritorna nel bacino di provenienza.
Con il sistema chiuso la pompa di calore è connessa ad un circuito sommerso di tubi di plastica in cui circola l’acqua che effettua lo scambio termico con la massa idrica.